Storie di gatti e di nuove vite

Sotto il cielo grigio cammino piano,
senza mèta, tra le strade deserte.
Non so come affrontar le mie paure,
il freddo e il buio che mi stringon forte.

Un dì uno sguardo caldo mi sfiora,
nel silenzio mi parla d’amore.
Nel suo cuore trovo il mio rifugio,
una casa che mi dona speranza.

Un angolo di pace, finalmente. 

(G. Tamburrino)

Minerva ed i suoi piccoli

Una giovanissima mamma gatta a fine giugno 2024 partorisce 8 micetti, vicino alla discarica comunale. Dopo due mesi arriva la notizia che il terreno sta per essere ceduto e quindi ripulito; diventa urgente recuperarli! Si mobilita una squadra eccezionale: Sara, Alessio, Francesca e Gianna.   Ci sono voluti 2 giorni per catturarli tutti: 5 femmine, 3 maschi, più la mamma. Profilassi contro la tigna, che era evidente in una femminuccia, sveminazione e disinfestazione generale, sterilizzazione della mamma, ed adesso hanno trovato tutti una casetta accogliente, alcuni in coppia. Nelle foto: Harry & Ron, Hermione & Priscilla, Thelma & Louise, Fanny, Severus e Mamma Minerva.

Angy

Aveva circa un anno quando è stata recuperata a Grosseto, forse abbandonata, forse randagina da tutta la sua breve vita, non lo sappiamo, però dopo soli tre giorni di stallo ha smesso di mangiare e di camminare. Quel giorno l’hanno trovata sdraiata, immobile, non riusciva a muovere le zampe anteriori, non alzava la testa ed aveva le convulsioni. Così è arrivata la prima diagnosi di FIP e inizia il suo calvario: alimentazione forzata ed una cura, con pochissime probabilità di ripresa.

La piccola era stremata ed i veterinari non vedendo miglioramenti hanno fatto una risonanza magnetica che ha evidenziato un altro problema, quello della formazione del liquido alla base del cervelletto.

La “siringomielia o Malformazione di Chiari” è una malattia rara che colpisce il midollo spinale e può interessare anche il tronco encefalico. Inizia la cura a base di cortisone ma i veterinari non erano fiduciosi: Angy non avrebbe avuto prospettive di vita, mettendoci di fronte ad una scelta. La peggiore!  I suoi nuovi “genitori”  hanno così deciso di continuare a lottare anche se Angy non reagiva e si stava lasciando andare.

Poi …qualcosa è cambiato e finalmente anche lei ha cominciato a collaborare, iniziando a mangiare da sola …un piccolo segnale che ha fatto capire che lei voleva assolutamente vivere.

Dopo sei lunghi mesi è avvenuto il miracolo; piccoli passi e sempre più frequenti… da lì non si è più fermata!

Angy oggi è una gattina vitale. Non sarà perfetta ma riesce a godersi quella vita che forse non avrebbe mai potuto avere se fosse rimasta per strada.

Angy ci insegna che non bisogna mai perdere la speranza! 

Emilia

La storia di Emilia è un toccante esempio di come la vita di una gatta randagia possa essere segnata da difficoltà e sofferenze evitabili attraverso la sterilizzazione preventiva.

Emilia, una giovane gatta tigrata nata in una colonia felina di campagna, è stata catturata mentre era già incinta. Nonostante la sua natura selvatica, si è deciso di offrirle un ambiente sicuro per partorire, con l’intento di sterilizzarla successivamente e restituirla alla colonia. Purtroppo, Emilia ha avuto un parto prematuro, dando alla luce tre cuccioli troppo deboli per sopravvivere. La sua indifferenza verso i piccoli e lo sguardo colmo di dolore hanno evidenziato la gravità della situazione.

Dopo la perdita dei cuccioli, è stata sottoposta a sterilizzazione anticipata, durante la quale è stata riscontrata un’infezione uterina purulenta (piometra), probabilmente la causa del parto prematuro. L’intervento ha salvato la vita di Emilia, ma la sua convalescenza è stata lunga e caratterizzata da apatia e rifiuto del contatto umano.

Una volta ristabilita, è stata riportata nella colonia, ma poco dopo ha subito un grave infortunio all’occhio. Riportata in cura, ha affrontato una terapia difficile, durante la quale ha iniziato a mostrare segni di fiducia verso gli umani. Nonostante la perdita della vista dall’occhio ferito, Emilia ha manifestato un temperamento più sereno e affettuoso.

Dopo mesi di attesa, una giovane donna di nome Sara si è innamorata di Emilia, offrendole una casa e l’affetto di due nuovi compagni felini. Sebbene l’occhio compromesso abbia richiesto un’ulteriore operazione di enucleazione, Emilia ora vive felicemente con la sua nuova famiglia.

Riflessione sull’importanza della sterilizzazione preventiva:

La vicenda di Emilia sottolinea l’importanza cruciale della sterilizzazione precoce nei gatti, soprattutto quelli che vivono in colonie o sono esposti ai rischi della vita randagia. Sterilizzare una gatta prima che affronti gravidanze indesiderate può prevenire: 
• Complicazioni sanitarie: Come nel caso di Emilia, le gravidanze possono portare a infezioni uterine gravi, come la piometra, che mettono a rischio la vita dell’animale. 
• Sovrappopolazione felina: Una singola gatta può dare alla luce numerosi cuccioli ogni anno, contribuendo all’incremento delle colonie feline e aumentando il numero di gatti esposti a malattie, fame e pericoli ambientali. 
• Diffusione di malattie: Durante gli accoppiamenti, i gatti possono trasmettere virus gravi come FIV e FeLV, mettendo a rischio la salute dell’intera colonia. 

La sterilizzazione non solo migliora la qualità della vita dei singoli animali, ma contribuisce anche al benessere generale delle comunità feline e alla riduzione del randagismo. È un atto di responsabilità e amore verso i nostri amici a quattro zampe, che merita di essere promosso e sostenuto attivamente. 

Hope

Lei è Hope. Trovata vagante con un prolasso intestinale. Una vita travagliata la sua: operata 3 volte ma sembra che l’ultimo intervento sia stato risolutivo. Adesso ha trovato una nuova famiglia dove sentirsi al sicuro e protetta. 

Pulcino

Vi presentiamo Pulcino. Una volontaria stava facendo una passeggiata sull’argine dell’Ombrone e sente piangere disperatamente: abbandonato da un paio di giorni era bagnato, disidratato, affamato, infreddolito. La volontaria è entrata in modalità “mamma” e lo ha accudito, scaldato, rifocillato, ripulito e lo ha cresciuto finché non è arrivata una famiglia che lo ha amorevolmente accolto. 

Cecco’s Band

Mizzy, Nina, Nanà, Sky, Fiamma e Trudy: tutti abbandonati e trovati malandati ma il cuore grande di una volontaria li ha curati e accolti in casa, insieme ad altri 12 gatti e 3 cani.